Un gruppo di ricercatori dell’Università di Liverpool ha effettuato una ricerca per ottenere nuove informazioni sulle caratteristiche del rapporto tra uomo e animale e sui fattori che possono influenzarlo.
Lo studio è stato condotto sottoponendo oltre 1 migliaio di bambini tra i 9 e 10 anni di età ad un questionario mirato ad indagare il loro stile di vita, anche in funzione della presenza di un amico a 4 zampe tra le mura domestiche e del loro grado di attaccamento.
L’indagine è stata realizzata in zone con forte livello di disoccupazione e disgregazione familiare: il 67% del campione dichiara di possedere un cane, seguito nella scala delle preferenze dal gatto, dai roditori, dal coniglio e dal cavallo. Il cane è l’animale preferito soprattutto dai maschi appartenenti a qualsiasi etnia, mentre le femmine orientano le loro preferenze su tutti i pet domestici, ad eccezione del coniglio.
Per quel che riguarda la razza e l’età, i cani più gettonati hanno circa 4 anni e sono prevalentemente di tipo “Bull” (es. Staffordshire Bull Terrier, Pit Bull, American Bulldog e Bullmastiff). Seguono a ruota altre razze come Shih tzu e incroci di varia taglia. Il grado di attaccamento dei bambini ai loro amici animali è proporzionale all’età: più sono giovani e maggiore è il loro attaccamento all’animale da compagnia.
I figli unici sono più in sintonia con il loro pet preferito rispetto a chi ha anche fratelli e sorelle con cui giocare e divertirsi. Questo significa che l’animale domestico è in grado di fornire ai bambini grande amore e l’affetto di cui ha bisogno per per un armonico sviluppo. Un altro dato degno di menzione è che il possesso degli animali non è penalizzato in ambienti disagiati: i risultati dello studio inglese sembrano smentire le numerose indagini epidemiologiche che dimostrano strette relazioni tra possesso di un 4 zampe, ceto sociale e livello di educazione e cultura.