Otto cani testati per fiutare il tumore al polmone e fare diagnosi precoce. Allo Ieo di via Ripamonti a Milano, ospedale fondato da Umberto Veronesi, il team del dipartimento di Oncologia ed Emato-oncologia dell’istituto e della Statale, ha realizzato uno studio. L’insorgere di un tumore fa scattare nell’organismo delle alterazioni a livello fisiopatologico, che possono essere rintracciate nel respiro o nell’urina. Il progetto rientra in quello, più ampio, di usare il “fiuto” per la diagnosi precoce. I ricercatori guidati da Lorenzo Spaggiari, direttore della Chirurgia toracica e responsabile del Programma Polmone Ieo stanno testando l’uso dei cani per individuare, nelle urine, eventuali tracce di cellule tumorali. Sono stati selezionati 8 cani, tra cui 2 pastori belga, 1 bassotto, 1 dobermann, addestrati dal Dipartimento di veterinaria della Statale, analogamente a quelli addestrati per fiutare, negli aeroporti, droga o esplosivi. Gli 8 cani sono stati addestrati a riconoscere, tra 6 campioni di urina di cui solo uno proveniente da una persona ammalata, quello del paziente a cui era già stato diagnosticato il tumore.
